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Tienimi l’ultimo posto, Dio

Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Quello che non dà troppo nell’occhio, in fondo alla tavola,
più vicino ai camerieri che ai festeggiati.
Perché non so stare con le persone importanti.
Non so vincere.
Non sono capace a far festa come gli altri.
Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Quello che nessuno chiede.
Giù, in fondo al bus sgangherato che trasporta i pendolari
della misericordia ogni giorno dal peccato al perdono.
Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Quello in fondo alla fila.
Aspetterò il mio turno e non protesterò se qualche prepotente
mi passerà davanti.
Tienimi l’ultimo posto, Dio.
Per me sarà perfetto perché sarai Tu a sceglierlo.
Sarò a mio agio e non dovrò vergognarmi di tutti i miei errori.
Sarà il mio posto.
Sarà il posto di quelli come me.
Di quelli che arrivano ultimi, e quasi sempre in ritardo,
ma arrivano, cascasse il mondo.
Tienimi quel posto, Dio mio.

Eric Pearlman

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