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Quando sarò capace di amare

Quando sarò capace di amare,
con la mia donna non avrò nemmeno, la prepotenza e la fragilità
di un uomo bambino.
Quando sarò capace di amare,
vorrò una donna che ci sia davvero, che non affolli la mia esistenza
ma non mi stia lontana neanche col pensiero.
Vorrò una donna che se io accarezzo una poltrona, un libro o una rosa,
lei avrebbe voglia di essere solo, quella cosa.
Quando sarò capace di amare,
vorrò una donna che non cambi mai, ma dalle grandi alle piccole cose
tutto avrà un senso perché esiste lei.
Potrò guardare dentro al suo cuore, e avvicinarmi al suo mistero
non come quando io ragiono ma come quando respiro.
Quando sarò capace di amare,
farò l’amore come mi viene, senza la smania di dimostrare
senza chiedere mai se siamo stati bene.
E nel silenzio delle notti, con gli occhi stanchi e l’animo gioioso,
percepire che anche il sonno è vita e non riposo.
Quando sarò capace di amare,
mi piacerebbe un amore che non avesse alcun appuntamento col dovere.
Un amore senza sensi di colpa, senza alcun rimorso, egoista,
naturale come un fiume che fa il suo corso.
Senza cattive o buone azioni, senza altre strane deviazioni,
che se anche il fiume le potesse avere, andrebbe sempre al mare.
Così vorrei amare, quando sarò capace di amare.

Giorgio Gaber

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