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Cos’è il minimalismo e perché può migliorare la tua vita 3

Comprare cose inutili significa sprecare ore della propria vita, quelle passate a lavorare. Per questo motivo, quando devo acquistare un oggetto ragiono non in termini di soldi ma in termini di ore della mia vita: quel nuovo telefono quante ore di lavoro mi è costato? Vale davvero 50 ore della mia vita? Quando inizi a porti queste domande ti si apre un mondo.
Possiamo essere consapevoli e capire ad esempio che scegliere gli oggetti significa scegliere una forma di piacere effimera. Scegliere le esperienze significa scegliere la felicità. Al giorno d’oggi ci sembra normale buttare un oggetto non appena diventa “datato” ci sbarazziamo di cose perfettamente funzionanti e utili solo perché sono passate di moda, vale
per tutti i tipi di oggetti dall’automobile a quelli tecnologici ai vestiti.
Forse ci potremmo imporre di smettere di essere così spreconi.
I tuoi pantaloni hanno un piccolo buco?
Li puoi rattoppare invece di comprarne altri. Il tuo telefono non è il modello più potente sul mercato? Finché funziona e si adatta alle tue esigenze puoi continuare a utilizzarlo. La tua automobile è vecchia? Se realizza il suo scopo, portarti da un punto ad un altro punto non ha senso spendere soldi per averne un’altra. Questa mentalità del ripara invece di sostituire può cambiarci la vita, perché possiamo applicarla non solo agli oggetti ma anche alle relazioni con le persone. Giudica le persone in base a ciò che sono, non in base a ciò che hanno.
Quando ti liberi dalle catene che annebbiano la tua mente smetti di giudicare il valore degli altri in base a ciò che hanno e inizi a farlo in base a ciò che sono. Ritorni ad apprezzare, amare e voler scoprire le persone.
Così una volta libero e lucido ti può capitare di notare quanto il consumismo dei nostri giorni non riguardi solo gli oggetti ma anche le relazioni. Consumiamo le relazioni, che siano di amore, di amicizia o familiari come se fossero carta straccia e quando ce ne stufiamo le buttiamo via proprio come facciamo con le cose. In questo modo passiamo da una relazione a un’altra sperando di trovare sempre qualcosa di meglio, proprio come ci succede con gli oggetti. Credo che il consumo delle relazioni riguardi soprattutto i rapporti d’amore. Oggi, con l’immediatezza dei social è molto facile rivolgere immediatamente le proprie attenzioni altrove spesso costruendo scenari puramente illusori. Si pensa di avere infinite possibilità e quindi in molte persone nasce il desiderio di andare a cercare nuove conoscenze non appena si verifica un problema nella relazione attuale proprio come per gli oggetti, ci sono persone nuove a portata di social che ci sembrano migliori di quelle che abbiamo nella nostra vita solo perché sono nuove e tutte da consumare. Aiuta molto a capire quanto sia assurdo questo modo di ragionare, perché quando hai compreso il valore di aggiustare, riparare e recuperare gli oggetti, capisci che quel valore è ancora più grande quando lo applichi alle persone e alle relazioni.
È molto facile non accorgersi del valore delle persone che abbiamo di fianco, che siano parenti, partner o amici. Perché in quest’epoca storica caratterizzata dall’abbondanza, diventiamo esigenti, pigri, egoisti ed estremamente cinici. Pensiamo che se una persona, proprio come un oggetto non ci dà tutto ciò che desideriamo, allora possiamo buttarla e passare alla prossima. Diamo per scontate le persone che abbiamo vicino e guardiamo con ammirazione e desiderio chi è lontano solo perché rappresenta una novità che stuzzica la nostra mente consumista.
Cerchiamo il piacere immediato senza renderci conto che la felicità è tutt’altro è un insieme di sensazioni che possiamo raggiungere solo dedicando tempo ed energie ogni singolo giorno. Non ci sono scorciatoie per la felicità che ci insegna ad essere paziente ci fa venir voglia di aggiustare le cose invece di buttarle e quindi ci fa venir voglia di ricostruire un rapporto invece di arrenderti e spostare subito l’attenzione altrove.
Ci spinge a prenderti cura di ciò che hai costruito con un’altra persona e arrenderti definitivamente solo quando sei sicuro di aver fatto tutto il possibile. Adottare questa filosofia di vita ti porta a riscoprire il valore delle persone. Riscopri, ad esempio, perché ti sei innamorato della tua compagna e se vedi che nel tempo è cambiata non ti concentri in altre direzioni ma cerchi di risolvere il problema, di aggiustare la relazione, di parlare e ragionare insieme. Cerchi di tenere in vita un rapporto che ha ancora tanto da dare. Oppure riscopri l’amore che provi per i tuoi genitori. Magari avete avuto tante incomprensioni, tante cose del loro modo di fare che ti ha fatto infuriare, ti senti incompreso ma alla fine quando ti imponi di provare ad aggiustare un rapporto invece di buttarlo riesci a distinguere le buone intenzioni dalle cattive intenzioni, riesci a capire quando una persona ti fa male involontariamente perché in realtà le sue intenzioni erano solo di aiutarti. Ci sono relazioni che sono irrecuperabili e continuare a tenerle in vita non fa altro che rovinare la tua, di vita. Se non c’è verso di aggiustare un rapporto, ovviamente è giusto passare oltre. Ma è importante essere sicuri di aver fatto proprio tutto perché non c’è niente di peggio di ritrovarsi un giorno a rimpiangere ciò che avrebbe potuto essere. Concentrati su ciò che hai, non su ciò che non hai. Spesso non si ha bisogno di qualcosa o qualcuno di nuovo ma solo bisogno di riscoprire il valore di ciò che già fa parte della tua vita.

Gianluca Gotto

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